Assolti gli attivisti che liberarono i beagle
Dopo che nel 2017 La Corte di Cassazione (nell’ultimo grado di giudizio del processo) ha respinto il ricorso presentato dagli imputati, confermando le condanne a un anno e sei mesi al veterinario Renzo Graziosi e al co-gestore Ghislane Rondot, ed a un anno al direttore Roberto Bravi; a marzo di quest’anno La Corte d’Appello di Brescia, con la sentenza 2155/2019, ha assolto gli attivisti che fecero irruzione a Green Hill.
“Accogliamo con viva soddisfazione la sentenza di assoluzione che mette la parola fine alle accuse rivolte a tutte le persone che il 28 aprile 2012 portarono in salvo i primi beagle dall’allevamento lager, successivamente condannato e chiuso per maltrattamento e uccisione di animali”, sono state le parole di Antonino Morabito, responsabile fauna, benessere animale e Cites di Legambiente.